Affilare i coltelli per ottenere una prestazione di taglio professionale. Due dischi di affilatura in rubino sintetico. Maneggevolezza Struttura in plastica robusta, per avere sicurezza durante l'affilatura e a prova di slittamento. Lavabile in lavastoviglie. Mettere l'affilacoltelli su una superficie piana e mantenere la presa con decisione. Posizionare bordo della lama nell'apertura a forma di U tra i dischi di affilatura. Affila il bordo del coltello dal tallone alla punta con il movimento lineare e una leggera pressione. Dimensioni: cm. 16 x 5,5 x 6,5
FAQ: Risposte a domande frequenti
Posso mettere i coltelli in lavastoviglie?
È fortemente sconsigliato. Le alte temperature e i detergenti aggressivi possono compromettere lama e manico. Inoltre, gli urti con altri utensili possono danneggiare il filo.
Cosa si intende con la “durezza” di una lama?
La durezza indica la resistenza dell’acciaio, espressa in gradi Rockwell (HRC). Maggiore è la durezza, meglio la lama conserva il filo, ma aumenta anche la fragilità in caso di urti.
Che materiali si usano per i manici dei coltelli?
Quali materiali vengono utilizzati per i manici dei coltelli professionali?
I manici professionali sono realizzati in materiali igienici, resistenti e sicuri, come:
POM o nylon rinforzato con fibra di vetro: resistenti al calore e all’usura, conformi agli standard HACCP, ideali per un uso intensivo e sanificabile.
Acciaio inox: igienico e senza giunzioni, ma può risultare scivoloso con mani bagnate.
Compositi antibatterici (es. polipropilene con polvere di bambù): ergonomici, resistenti all’umidità e privi di fessure, ideali per la ristorazione.
Legno: non è adatto all’uso professionale perché poroso e difficile da sanificare.
Ogni linea di coltelli può avere caratteristiche specifiche nel design del manico, pensate per garantire comfort, bilanciamento e aderenza in base all’utilizzo previsto.
Coltelli europei o giapponesi: qual'è la differenza?
I coltelli europei sono robusti e versatili, adatti ad un uso intensivo e a ingredienti duri. La lama è più spessa e sono affilati con filo tipico: bisello a V doppio, 20-22° per lato, robusto e simmetrico.
I coltelli giapponesi sono più leggeri e precisi, pensati per tagli netti e delicati. Hanno una lama più sottile, affilata con angolo più stretto e spesso a V simmetrica 14°-16° per lato o asimmetrica, per una precisione superiore.
Le lame quasi sempre sono lucidate a specchio, con forme sia a bisello doppio simmetrico (V-edge) che asimmetriche (modelli come Deba, Yanagiba).
In sintesi:
Europei = robustezza, versatilità, manutenzione facile
Giapponesi = precisione, taglio netto, filo più tagliente
Molti chef li combinano per sfruttare i punti di forza di entrambi.
Qual è il coltello ideale per iniziare?
Un coltello da chef da 20 cm è la scelta più versatile per iniziare. Abbinato a uno spelucchino, permette di affrontare con facilità la maggior parte delle preparazioni quotidiane.
Esistono coltelli pensati per mancini?
Sì. Alcuni coltelli giapponesi a filo singolo hanno versioni specifiche per mancini, filo asimmetrico.
Molti modelli universali, con filo simmetrico, sono invece adatti a entrambi.